L1: salire fino ad un chiodo IV, quindi aggirare uno spigolo traversando decisamente a destra V, dunque salire direttamente fino ad uno spuntone con cordone IV. Proseguire a sinistra su placca (1 chiodo) per poi salire direttamente IV, verso la sosta con 2 chiodi con cordone e maglia rapida arrugginita, 50 m (allungare le protezioni)
L2: non proseguire sulla rampa a sinistra, ma salire una piccola rampa verticale verso destra IV, quindi raggiungere la sosta su terrazzino alla base di un diedro, sosta su 2 chiodi, 40 m. Da qui parte la Via dei Pisani, con andamento verso destra sul diedro sopra la sosta
L3: seguire la rampa erbosa a sinistra fino a raggiungere un chiodo basso sotto al diedro II, salirlo IV, quindi proseguire ancora su un’altra rampa erbosa verso sinistra II, e raggiungere un albero dove si sosta, 35 m
L4: proseguire ancora lungo la rampa II, superare una sosta su 2 chiodi non collegati e portarsi alla base di un diedro III, salire il diedro IV, quindi continuare sulla rampa fino a raggiungere una sosta con 2 chiodi sul margine di un canale, 60 m
L5: spostarsi a sinistra ed entrare nel canale III, salire per balze III, fino a dove si restringe, salire nel camino IV, fino alla sosta sulla destra del camino (dietro una lama), sosta su 2 chiodi, 30 m
L6: salire il camino IV+, quindi uscire verso destra IV+, proseguire con andamento verso destra su delicate placche detritiche sprotette IV-, fino a raggiungere la sosta su 2 chiodi da collegare, 50 m
L7: portarsi verso sinistra alla base del camino successivo III, salire nel camino con bella arrampicata, IV+ fino a reperire una sosta su 2 chiodi da collegare, 50 m
L8: salire nel camino V, che a tratti diventa stretto e con lo zaino si fatica a passare, fino a raggiungere sulla sinistra una sosta su 3 chiodi con cordone al di sopra della quale vi è la scritta “lotta continua”, 30 m
L9: salire il camino di destra che dopo qualche metro si biforca IV+, alla biforcazione spostarsi a sinistra V, e raggiungere un terrazzino in una nicchia. Qui si può sostare per evitare l’eccessivo tiraggio delle corde, sosta su 1 chiodo e 1 friend, 25 m.
L10: (suggerita dalla Guida Alpina Cain Olsen): rimanere nel camino e salire direttamente sopra la sosta nella nicchia. Non occorre superare lo strapiombo arrampicando perchè si sale in tecnica di camino, con buoni piedi e buone mani, in questo modo si scavalca lo strapiombo ma non occorre affrontarlo, IV, sosta su chiodi, 35 m
L11: salire nel camino sopra la sosta con difficoltà sostenute V, fino ad un punto in cui ci si deve portare sul lato destro e attraversare poi decisamente a destra (presenti 2 chiodi e un terzo spaccato) V+ e A0, uscire quindi su un tratto di rocce rotte più facili fino alla sosta su 2 chiodi, 40 m
L12: salire su rocce detritiche facili con andamento leggermente verso sinistra fino ad un chiodo con anello spaccato e spuntone, quindi proseguire leggermente verso destra per portarsi alla base di un grande pilastro staccato III, dove è presente la sosta su 3 chiodi su terrazzino, 55 m
L13: seguire la cengia verso destra che scende leggermente e risale aggirando il pilastro, salire per fessure e successive placche fino a raggiungere una scritta in rosso “potere alle masse” III, quindi continuare per fessure erbose III, fino ad un terrazzino alla base di un diedro verticale, sosta su 3 chiodi, 60 m
L14: (fessura diedrica) salire sulla destra su placca ben appigliata IV, quindi traversare a sinistra nel diedro sopra la sosta V, proseguire sul diedro verticale V, che conduce ad una rampa erbosa verso sinistra. Lungo il diedro si incontra una scomoda sosta, è meglio proseguire sulla rampa più facile fino a raggiungere una sosta su 2 chiodi collegati con cordone, 60 m (allungare bene le protezioni)
L15: proseguire verso il primo canale a sinistra della sosta, quindi salire il canale IV, fino a raggiungere una scomoda sosta con 2 chiodi piantati sulla parete sinistra dello stesso, 45 m
L16: salire nel camino, uscire leggermente a destra fino ad una sosta con 2 chiodi ad anello da cui si rientra a sinistra nel camino e si prosegue sempre verticalmente IV+ e V, si oltrepassa un pilastro con clessidra, e si sosta poco oltre su 3 chiodi dentro al camino, 60 m (allungare bene le protezioni)
L17: salire sulla faccia destra del camino fino ad un chiodo IV, quindi proseguire sulla fessura di fondo V, fino a raggiungere una sosta all’interno del camino, sosta con 2 chiodi sul lato sinistro e 1 chiodo ad anello sul lato destro da collegare, 25 m
L18: spostarsi leggermente a destra e salire una placca inclinata con fessure IV, fino a sbucare in una zona di placche abbattute con detriti III e II che portano alla sosta in cima al secondo pilastro, sosta su 3 chiodi, 35 m
L19: salire sul filo dello spigolo aereo sopra alla sosta III, entrare in un diedro leggermente a destra e superare uno strampiombino IV+, raggiungendo un terrazzino con sosta su 2 chiodi, 25 m
L20: spostarsi a destra IV, e imboccare un diedro che si sale direttamente III, fino a raggiungere placche abbattute III poi II che spianano e portano verso la cresta, sosta su 1 fix, 55 m
Proseguire sulla cresta verso sinistra e in circa 40 m raggiungere la vetta del Pizzo d’Uccello
Discesa: raggiunta la vetta proseguire sulla facile cresta con sentiero ben segnalato con segni bianchi e rossi che superando piccoli passaggi di I e II grado porta alla Foce di Giovo, da cui è ben segnalato il sentiero n. 37 con indicazioni per il Rifugio Donegani, che scende nella faggeta quindi nelle vecchie cave, per poi raggiungere la strada delle nuove cave da cui si rientra facilmente verso la sbarra quindi il rifugio. Ore 1.20.