Monte Cucco – Diedro Rosso

Monte Cucco - Via Diedro Rosso

La Via Diedro Rosso a Monte Cucco ha un sapore antico e si sviluppa sui bellissimi diedri bianchi di calcare spettacolare. L’itinerario non è attrezzato a resinati, pertanto è necessario integrare qualche chiodo presente.

Come da nostra abitudine, essendo la via da proteggere, per la gradazione preferiamo usare la scala UIAA.

Dafne su L2

Zona: Orco Feglino

Sviluppo arrampicata: 100 metri

Apritori: Gianluigi Vaccari e Roberto Titomanlio nel maggio del ’68

Tipo di apertura: dal basso con chiodi tradizionali

Esposizione: ovest

Protezioni: via poco protetta, roccia in qualche passaggio leggermente lisciata

Difficoltà: V+, V+ obbl.

Note: un viaggio nella storia di Finale, il Diedro Rosso, immaginare i due alpinisti in scarponi di cuoio, con qualche chiodo e qualche cordino a disposizione, attaccare il diedro strapiombante, non può che suscitare una grandissima ammirazione. 

Equipaggiamento: friends fino al 2 B.D., kevlar, fettucce  

Accesso: da Feglino scendere verso Finalborgo, al bivio prendere a sinistra per Orco. Giunti alla Pizzeria il Rifugio prendere in salita a destra fino al campeggio di Monte Cucco, poco più avanti piazzale sterrato con parcheggio per poche auto

Avvicinamento: dal parcheggio seguire la pista che scende leggermente verso sud, reperire la prima traccia a sinistra che sale in direzione della parete e che giunge ad un settore di monotri nei pressi della Via L’Ottico, circa 10 m a destra è presente l’evidente diedro. Ore 0,10.

Dafne su L4

Relazione

L1: salire l’evidente diedro verticale fessurato, V, in corrispondenza di un terrazzino (eventuale sosta a destra su catena, 10 m) continuare sulla fessura ora verticale, V+, sosta su resinati da collegare a destra di una vecchia sosta con catena, 30 m

L2: proseguire sul diedro fessurato, V, superare un tratto più verticale, V+, quindi proseguire in placca leggermente a sinistra, IV-, proseguire ancora su diedro, IV, uscire su tratto terroso, sosta su clessidre con cordoni, 25 m

L3: (variante aperta da Gianni Lanza, il tiro originale passerebbe a sinistra in mezzo alla vegetazione) salire un gradino sopra la sosta, IV+, e proseguire in placca traversando poi a sinistra, III, seguendo i fix (tre fix e un chiodo) raggiungendo un pulpito con sosta su 2 resinati da collegare, 20 m

L4: superare un gradone strapiombante, passo di boulder, V+, entrare nel diedro e seguirlo fino all’uscita, IV+, sosta su albero nella grotta, 25 m

Discesa: dalla grotta di uscita del Diedro Rosso, si percorre il canyon verso ovest, poi si scende per roccette con spezzoni di corda, fino a raggiungere una corda fissa: si può scendere lungo di essa oppure fare una breve calata, 20 m. Scendere per sentiero (ancora breve tratto con corda fissa), si raggiunge la base della parete poi per traccia nel bosco si rientra al parcheggio. Ore 0,20.

Boulder al tramonto nella grotta di arrivo

Foto-relazione

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