Bric Pianarella – Via Catarifrangente + Pantera Rosa

Bric Pianarella - Via Catarifrangente + Pantera Rosa

La Via Pantera Rosa al Bric Pianarella è un breve itinerario che affronta direttamente le placche e le erosioni sommitali sopra alla celebre placca sospesa della Via Catarifrangente: salendo da quest’ultima infatti, si raggiungono i due tiri di Pantera Rosa, dove l’esposizione e la tecnicità della scalata rendono questo itinerario davvero emozionante e di soddisfazione.

Entrambe le vie sono capolavori di Gianni Calcagno, ed alcuni dei suoi chiodi sono ancora lì a testimoniarne il coraggio.

Gianni su L1

Zona: Orco Feglino

Sviluppo arrampicata: 250 metri

Apritori: Gianni Calcagno, Giustino Crescinbeni, primavera del 1977 per la Via Catarifrangente – Gianni Calcagno, Ferdinando Dotti, Margherita Solari e compagni nel 1978 per la Via Pantera Rosa. Richiodatura a resinati ad opera di Carlo Voena.

Tipo di apertura: dal basso con chiodi tradizionali

Esposizione: ovest

Protezioni: resinati, chiodi tradizionali

Difficoltà: 7a(?), 6b+ e A0 obbl.

Note: consigliamo di affrontare Pantera Rosa con la giusta preparazione poichè sui tratti di 6a+/6b le protezioni sono distanziate. Il bombamento valutato in bibliografia ed altri siti di 6c ci sembra fantasia, noi siamo passati in A0 sfruttando qualche chiodo originale rimasto in posto.

Equipaggiamento: normale da arrampicata, friends fino al viola B.D. utili per la Via Catarifrangente

Accesso: dal casello di Feglino scendere verso Finale, parcheggiare in uno slargo circa 200 metri dopo il bivio per Orco.

Avvicinamento: il sentiero parte nei pressi di una cappelletta, seguirlo fino ad un ometto che indica una traccia verso destra che in breve porta al punto più basso della parete. Qui salire circa 40 metri verso sinistra, fino ad una corda fissa. La via originale parte appena sopra alla corda fissa in direzione di un evidente diedro fessurato. Ore 0,20.

Dafne sulla bellissima variante di L2
Gianni sullo splendido diedro-camino di L3

Relazione

L1 (Catarifrangente): la partenza originale attaccava sulla terrazza sopra alla coda fissa per raggiungere il diedro fessurato, oggi consigliamo di sfruttare il monotiro presente leggermente più in basso appena a destra della corda fissa. Salire lungo la placca sulla nuova linea di resinati, 5b, al quarto resinato obliquare verso sinistra e affrontare un bel diedro fessurato, 5b poi 5a, in corrispondenza di un albero proseguire dritto su placca, 5a, sosta su 2 resinati nuovi con catena, 25 m

L2 (variante): la via originale qui traversava a destra per cengia terrosa per salire in una zona oggi estremamente vegetata. Proprio al di sopra della sosta invece è presente una bellissima variante su muro rosso a buchi che diviene man mano più strapiombante, 6b, e superato un bombamento di difficile interpretazione, 6b+, conduce ad una placca appoggiata (presente eventualmente a sinistra su spigolo una sosta su 2 resinati), 5a. Salire brevemente una zona di grandi blocchi, 5b, proprio in direzione dello spettacolare diedro entro cui è presente la sosta su 2 resinati, 30 m

L3 (Catarifrangente): affrontare il bellissimo diedro camino, 6a, che diviene più appoggiato, 5c, ed uscire a sinistra reperendo la sosta su 2 resinati da collegare, 20 m

L4 (Catarifrangente): salire la placca verticalmente, 5c, quindi uscire a sinistra su zona vegetata e terrosa, superare un muretto, 5a, giunti ad una cengia non andare per tracce a sinistra ma superare un secondo muretto verso sinistra che conduce ad una grande clessidra con cordone, quindi traversare a sinistra su cengia con sabbia bianca finissima, sosta su 3 resinati con catena, 40 m (presente un solo resinato nel muretto iniziale, poi sfruttare la vegetazione e/o protezioni veloci)

L5 (Catarifrangente): salire sopra la sosta su zona erosa, quindi affrontare un breve diedro con blocchi delicati in uscita, 5c, superare direttamente uno strapiombino ben ammanigliato, 6a, proseguire su placca che dapprima offre buone maniglie poi tratto verticale su tacche, 6b, proseguire leggermente verso destra su erosioni rosse, sosta su 3 resinati da collegare vicini ad un vecchio chiodo, 25 m

L6 (Pantera Rosa):salire leggermente verso destra seguendo gli evidenti resinati e vecchi chiodi al margine sinistro della placca, 6a poi 6a+, affrontare un bellissimo strapiombino su erosioni e proseguire su placca tecnica, 6b/6b+ che conduce sotto un bombamento fessurato. Salire il bombamento che diviene diedro aperto fessurato, 7a? o 6b+ e A0, uscire verso destra sfruttando la fessura, 6b, proseguire a destra in una zona erosa, 6a, fino a raggiungere lo spigolo in cui si trova una sosta su cengia su 2 resinati da collegare in grande esposizione (sosta non visibile fino a quando non si mettono le mani sulla cengia), 45 m

L7: salire sulla cengia in cui è presente la sosta ed obliquare a destra salendo, 5c, quindi tornare leggermente verso sinistra e salire in direzione di vecchi chiodi, 5c, entrare in un vago diedro lavorato con fessura da cui si esce leggermente a sinistra (resinato poco visibile), 6a, poi proseguire su placca compatta, 5b, sosta su albero, 35 m

Discesa: dall’uscita delle vie seguire una traccia che in breve porta ad un sentiero più definito, che si segue per circa 100 metri verso sinistra fino ad una traccia che taglia ripida a sinistra nel bosco, dopo circa 100 metri si raggiunge nuovamente il sentiero principale che scende verso sinistra, raggiungendo la strada presso la cappella, ore 0,30.

Dafne sulla placca di Pantera Rosa
Dafne sul difficile bombamento di Pantera Rosa

Foto-relazione

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