Bric Pianarella – Via Il Gibbo + L’Amico con l’Ombrello

Bric Pianarella - Via Il Gibbo + Amico con l'Ombrello

La combinazione Il Gibbo + L’amico con l’Ombrello al Bric Pianarella è un itinerario di discreto impegno con roccia perlopiù vergine. Nella parte bassa si percorre Il Gibbo, una interessante via che potrebbe essere piacevolissima, se non che, purtroppo, ha alcuni tratti con una chiodatura illogica, in particolare su L2.

Al contrario, la parte alta della combinazione, ovvero la Via L’Amico con l’Ombrello, nonostante presenti i giusti tratti obbligatori, la chiodatura risulta ottimale. Proprio in questa via infatti, a nostro avviso, è presente uno dei tiri più belli del Pianarella (nella relazione L5).

Gianni sull'impegnativo L2

Zona: Orco Feglino

Sviluppo arrampicata: 180 m

Apritori: Gilberto Garbi nel 2001 per Il Gibbo, Carlo Voena per L’Amico con l’Ombrello

Tipo di apertura: dall’alto con resinati

Esposizione: ovest

Protezioni: resinati, un fix, clessidre

Difficoltà: 6c, 6b obbl.

Note: arrampicata varia su roccia vergine

Equipaggiamento: normale da arrampicata, friends fino al giallo B.D.

Accesso: dal casello di Feglino scendere verso Finale, parcheggiare in uno slargo circa 200 metri dopo il bivio per Orco.

Avvicinamento: seguire il sentiero che parte parte vicino ad una cappella, salendo verso il settore sinistro della parete: il sentiero giunge in prossimità dalla roccia e con un tornante svolta a sinistra. Circa 50 metri dopo tale tornante, in corrispondenza di un segnavia del sentiero con due triangoli rossi, è visibile sulla destra uno spiazzo nei pressi della parete, in cui è presente un resinato. La partenza è in comune con la Via Un Tempo Piccolo. Visibile un resinato ed un fix. Ore 0,20.

La prosecuzione di L3, noi abbiamo preferito sostare su Fivy per ridurre l'attrito delle corde
Dopo i primi metri della Fivy qui si devia a destra per affrontare la bellissima L'Amico con l'Ombrello

Relazione

L1 (Il Gibbo): salire un primo muretto fino ad un fix con piastrina arrugginita, 5b, seguire i resinati che proseguono verso destra (quelli a sinistra sono di Un Tempo Piccolo), affrontando un muro inizialmente ammanigliato, 6a, poi più tecnico, 6b+, da cui si esce con difficoltà che diminuiscono fino a raggiungere la sosta su 2 resinati da collegare, 20 m

Traferimento: breve trasferimento verso sinistra su tratto vegetato in leggera discesa, III, oltrepassare la sosta su resinati e fix appartenente ad Un Tempo Piccolo e raggiungere la sosta su 2 resinati da collegare, 15 m

L2 (Il Gibbo): salire il muro strapiombante con primo resinato molto alto, 6a, proseguire dove le maniglie diventano rade e lunghe, 6c, quindi salire leggermente a sinistra con moschettonaggio impegnativo, continuare su diedro dove è possibile integrare con friends, 6a, sosta su 2 resinati da collegare, 25 m

L3 (Il Gibbo): superare sulla sinistra una placca grigia e ritornare verso il primo resinato, 5c, proseguire superando un risalto, 5c, spostarsi leggermente a sinistra nei pressi della sosta su clessidra con catena della Via Fivy (può essere utile fermarsi per evitare il successivo tiraggio delle corde). Traversare a destra su cengia non seguendo i resinati sopra la sosta appartenenti alla Via Fivy, III, e grazie ad una zona erosa salire un muro verticale verso un cordone, 6a+, proseguire in placca da cui si esce verso destra, 6a+, affrontare una bella fessura con vecchie clessidre, 5c, fino ad uscire su facili rocce che conducono ad un passaggio sotto un grande masso per raggiungere la sosta della Via Fivy, 45 m. Se si vuole proseguire su Il Gibbo si consiglia di sostare sopra al masso su 2 resinati.

L4 (Fivy e L’Amico con l’Ombrello): i primi 20 metri circa seguono il tracciato della Via Fivy. Salire con buone maniglie sopra la sosta quindi a destra verso un cordino blu, 5b, quindi traversare a destra verso un muretto con appigli scivolosi, 6a, con movimenti tecnici affrontare il muro liscio, 6c o A1, proseguire direttamente, 5c, quando in corrispondenza di un vecchio chiodo tradizionale la Fivy piega a sinistra noi andiamo su nuovi resinati verso destra, 6a, affrontare la fascia di conglomerato, 6a+, fino alla sosta su 4 resinati, 35 m

L5 (L’Amico con l’Ombrello): affrontare lo strapiombo direttamente, 1 passo di 6c, quindi uscire su buoni appigli e proseguire su vago diedrino con passi tecnici, 6b, salire incontrando due bellissimi buoni buconi e poi una placca tecnica, 6a+, moschettonare quindi un resinato sulla sinistra di una lama (qui si potrebbe forse passare dritto ma la presenza di erba nella fessura ci fa pensare che la maggior parte delle persone aggiri a destra la lama come abbiamo fatto noi), aggirare la lama tirandola con cautela, 5c, rientrare quindi al resinato a sinistra (il resinato con cordone a destra è di Un Tempo Piccolo), proseguire su splendida placca a gocce, 6a, che conduce verso sinistra alla sosta su 2 resinati da collegare, 40 m

L6 (L’Amico con l’Ombrello): salire il facile diedro, 4a, sosta su albero, 10 m

Discesa: dall’uscita della via seguire una traccia che costeggia il margine della parete quindi scende nel bosco (alcuni segni di nastro giallo sulle piante): dopo circa 10 minuti raggiunge il sentiero principale che si imbocca verso sinistra e che conduce alla partenza della via quindi alla Cappelletta. Ore 0,30.

Lo strapiombo di L5. Questo per noi è uno tra i più bei tiri del Pianarella.
Superato lo strapiombo si prosegue con bellissima arrampicata.

Foto-relazione

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