Rocca di Perti – Via Elettra

Rocca di Perti - Via Elettra

La Via Elettra alla Rocca di Perti è un’interessante recente via che ricerca un itinerario molto logico sul lato destro della Rocca di Perti Settentrionale. La difficoltà omogenea dell’itinerario (tra il 5c e il 6a+) e l’ottima chiodatura la renderanno sicuramente una grande classica: solo l’ultimo tiro presenta difficoltà maggiori intorno al 6b+ ma è possibile evitarlo uscendo dalla Fessura Ivaldo (6a).

La via è stata aperta dalla Guida Alpina Enrico Sasso, che con dedizione ed impegno, non solo ha chiodato in maniera esemplare la via, ma ha anche pulito e messo in sicurezza alcuni blocchi che incombevano su falesie molto frequentate. Si ricorda in ogni caso di prestare attenzione ad eventuali sassi instabili sulle cenge, in particolare per questi nuovi itinerari.

Gianni su L1

Zona: Rocca di Perti – Settore Settentrionale Destro

Sviluppo arrampicata: 170 metri

Apritori: Guida Alpina Enrico Sasso nel 2025

Tipo di apertura: dall’alto

Esposizione: sud-ovest

Protezioni: resinati inox, cordoni in clessidre

Difficoltà: 6b+, 6b obbl. (se si percorre L9), 6a+, 6a obbl. (se si esce dalla fessura Ivaldo)

Note: arrampicata omogenea su roccia vergine

Equipaggiamento: normale da arrampicata

Accesso: da Finalborgo seguire la strada verso Calice, passare sotto l’autostrada, poco dopo prendere sulla destra una stradina (indicazione “palestra roccia Rocca Perti”), comodo parcheggio a fianco dell’autostrada.

Avvicinamento: risalire a piedi lungo la strada fino a reperire il sentierino che sale a sinistra verso le pareti (presente piccolo ometto). Dopo circa 200 metri, al bivio (il cartello con l’indicazione è caduto a terra) prendere a destra raggiungendo la falesia dei Tre Porcellini. La via attacca sul lato sinistro della falesia, con un piccolo strapiombino giallo: è facilmente riconoscibile perchè è l’unica chiodata con grossi resinati opachi (differenti rispetto ai golfari dei monotiri della falesia). Ore 0,15.

Gianni su L2
Gianni sul tettino di L3

Relazione

L1: salire il piccolo bombamento giallo con buoni appigli, 5c, proseguire con andamento verso destra con vaga fessura-diedro, 5a, sosta su 1 resinato, 15 m

L2: salire la bellissima placca grigia, 6a, sosta 2 resinati con catena sotto un piccolo tettino, 20 m

L3: salire un bombamento tecnico ben protetto, 6a+/b, superare quindi il piccolo tetto salendo la fessura verso destra con blocchi ancorati, 6a+, proseguire su fessura  verticale, 6a, uscire su blocchi, sosta su resinato e clessidra con cordone, 20 m

L4: per traccia raggiungere un sistema di blocchi (un cordone indica la via), 3, proseguire per traccia segnalata con pietre a terra e superare un ulteriore blocco, sosta su albero, 20 m

L5: salire verso sinistra con una bella fessura diagonale, 5b, superare un muretto, 5c, sosta su 2 resinati con cordone sulla sinistra nei pressi di una piccola nicchia, 20 m

L6: salire nella nicchia quindi uscirne a sinistra su roccia lavorata, 5c, superare una placca, 6a, uscire leggermente verso sinistra su piccolo pulpito, sosta 2 resinati distanti con lungo cordone, 20 m

L7: salire la breve placca sopra la sosta, 6a, uscire su corda fissa, sosta su albero su cui è ancorata la corda fissa, in comune con Antica Hostaria, 10 m

L8: salire sulla direttiva dell’albero di sosta, 5c poi 5a, superare un sistema di blocchi da cui si esce a leggermente a destra per salire una bella placca, 5b, sosta su 2 resinati con cordone, 20 m

Da qui ci sono due possibilità.

L9 (Elettra): salire la placca tecnica che porta a superare un bombamento a tacchette piatte, 6b poi 6b+, proseguire su placca di aderenza, 5c, quindi raggiungere la sommità della parete, sosta su resinato e clessidra con cordone, 25 m

L9 (Fessura Ivaldo): trasferimento di circa 4 metri a destra verso un albero, (presente la sosta su fix e catena), quindi salire la fessura, 6a, proseguire per diedri verticali e fessura 5c, sosta su resinati, 25 m

Discesa: il sentiero scende a destra nel bosco, al primo bivio prendere a destra, al secondo ancora a destra: il sentiero risale per un breve tratto raggiungendo così la cengia alla base del settore dei monotiri della Testa dell’Elefante e Piotti Lavanda. Proseguire costeggiando la parete e poco prima di una cava reperire un sentiero che scende sulla destra (scorciatoia): raggiungere quindi la strada sterrata della cava che si segue fino alla macchina. Ore 0,45.

Gianni su L8
Dafne sul muro di L9

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Foto-relazione

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