Rocca di Perti – Via Carmen Russo + Elena

Rocca di Perti - Via Carmen Russo + Elena

La Via Carmen Russo alla Rocca di Perti è una piacevole arrampicata di roccia vergine che nella sua metà affronta una compatta placca grigia molto tecnica. Raggiunta la cengia del settore Il Giardino (a sinistra) e del nuovo Settore Hard Rock a destra ci si può raccordare con le ultime due lunghezze (oggi unificate in un solo tiro) della Via Elena.

Gianni sul bel muro di L1

Zona: Rocca di Perti – Settore Settentrionale Destro

Sviluppo arrampicata: 125 metri di arrampicata, 185 compreso trasferimento

Apritori: Luigi Guastavino e compagni nel 1983 per la Via Carmen Russo, Danilo De Cicco nel luglio 1986 per la Via Elena. 

Tipo di apertura: dal basso con chiodi tradizionali e spit

Esposizione: sud-ovest

Protezioni: resinati, fix, chiodi tradizionali, clessidre

Difficoltà: 6c+, 6b obbl.

Note: arrampicata varia su roccia molto bella, un po’ discontinua nel grado. L’itinerario come da noi descritto risulta interamente richiodato.

Equipaggiamento: normale da arrampicata, fettucce per collegare le soste

Accesso: da Finalborgo seguire la strada verso Calice, passare sotto l’autostrada, poco dopo prendere sulla destra una stradina (indicazione “palestra roccia Rocca Perti”), comodo parcheggio a fianco dell’autostrada.

Avvicinamento: risalire a piedi lungo la strada fino a reperire il sentierino che sale a sinistra verso le pareti (presente piccolo ometto). Raggiunta la Via Simonetta proseguire ancora a sinistra costeggiando la parete per circa 70 m, fino a reperire una traccia a destra che raggiunge la parete in sulla verticale di un grottino giallo, nome scritto alla base appena a sinistra della storica Antica Hostaria. Ore 0,30.

Dafne in partenza su L2
Dafne sulla placca di L4

Relazione

L1 (Carmen Russo): attaccare il muro ammanigliato, 6a, che si abbatte leggermente in uscita, 5c, sosta su 1 fix con anello e 1 resinato (presente anche la sosta originale su grande clessidra), 20 m

L2 (Carmen Russo): salire verso sinistra quindi affrontare lo spigolo, 5c, fino alla placca che si abbatte, 5a, sosta su 1 fix con anello, 1 resinato e 1 vecchio chiodo, 15 m

L3 (Carmen Russo): salire su placca abbattuta quindi traversare a sinistra, 4c, aggirare lo spigolo e salire prestando attenzione alla roccia delicata, 5b, proseguire verso sinistra verso una linea di resinati che salgono da sotto, sosta su 1 fix con anello e 1 resinato, 15 m

L4 (Carmen Russo): salire ad un fix ed affrontare il muro verticale dapprima con buoni appigli, 6b, quindi spostarsi a sinistra in piena placca grigia con movimenti delicatissimi di rara bellezza, 6c+ (presenti due cordoni rossi di allungo sui fix), proseguire su placca più abbattuta, 6a, sosta da calata, oppure proseguendo verso sinistra reperire dopo circa 4 metri una sosta su 2 fix, 15 m

L5 (Carmen Russo): dalla sosta da calata salire verso sinistra superando la cengia, superando la sosta precedentemente descritta proseguire su muretto lavorato, 5c, quindi traversare decisamente a sinistra, 5a, superare un gradone con fessura, 5a, tornare a destra su un secondo gradone e sbucare nel bosco del Settore Il Giardino (a sinistra) e del nuovo Settore Hard Rock a destra, sosta su albero, 25 m (allungare molto le protezioni)

Trasferimento: salire per tracce con andamento verso destra per circa 60 metri fino a raggiungere il lato destro del nuovo settore di monotiri, nelle vicinanze della Via Simonetta

L6 (Elena): salire la prima linea di resinati a sinistra della Via Simonetta, che segue un bel diedro aperto strapiombante, 6a, superare un bombamento tenendosi leggermente sulla destra prestando attenzione ad alcune lame instabili, 6a+, proseguire su tratto appoggiato, 5a, quindi affrontare un secondo bombamento sfruttando la fessura a sinistra, 6b, proseguire su bellissima fessura, 6a+, quindi salire su un ultimo muretto, 6b, sosta da calata, 35 m (originariamente questa lunghezza era divisa in due tiri)

Discesa: il sentiero scende a destra nel bosco, al primo bivio prendere a destra, al secondo ancora a destra: il sentiero risale per un breve tratto raggiungendo così la cengia alla base del settore dei monotiri della Testa dell’Elefante e Piotti Lavanda. Proseguire costeggiando la parete e poco prima di una cava reperire un sentiero che scende sulla destra (scorciatoia): raggiungere quindi la strada sterrata della cava che si segue fino alla macchina. Ore 0,45.

Dafne sul bellissimo diedro aperto della Via Elena

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Foto-relazione

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