Monte Cucco – Via Zandoninik

Monte Cucco - Via Zandoninik (o Mimì e Cocò)

La Via Zandoninik (anche detta Mimì e Cocò) a Monte Cucco, è un bell’itinerario con arrampicata varia in strapiombo e placca: risulta poco frequentato forse a causa del fatto che le protezioni in parete sono datate ed è richiesta decisione tra un chiodo e l’altro. Questo ne comporta una roccia super abrasiva di grande bellezza.

Gianni sulla placca di L1

Zona: Orco Feglino, Monte Cucco

Sviluppo arrampicata: 100 metri

Apritori: A. Grillo, G. Zandonini nel maggio del 1997

Tipo di apertura: dall’alto

Esposizione: ovest

Protezioni: resinati, chiodi tradizionali, fix, clessidre

Difficoltà: 6b, 6a+ obbl.

Note: originale scalata fuori dagli itinerari prediletti, richiede concentrazione decisione per la lunghezza delle protezioni non recenti 

Equipaggiamento: normale da arrampicata, cordini per clessidre

Accesso: da Feglino scendere verso Finalborgo, al bivio prendere a sinistra per Orco, giunti alla Pizzeria il Rifugio prendere in salita a destra fino al campeggio di Monte Cucco: poco più avanti piazzale sterrato con parcheggio per poche auto

Avvicinamento: dal piazzale salire per tracce fino alla base della parete, che si raggiunge nei pressi della Via Gufo + Corpus Domini, quindi andare a sinistra, oltrepassare la fessura della Via Pulce, dopo circa 40 m si raggiunge l’attacco, che parte in una placca chiusa a destra e a sinistra da 2 fessure che convergono verso una protezione con fettuccia penzolante (primi metri in comune con la Via del Tetto). Ore 0,10.

Gianni sull'impegnativa placca di L2, sopra lo strapiombo successivo

Relazione

L1: salire la placca al centro, presente una clessidra subito in partenza, salire ancora sfruttando i bei buchi sulla placca, 5a, quindi proteggersi poco più in alto una seconda clessidra difficile da vedere. Raggiungere un vecchio chiodo, 5a, quindi spostarsi a sinistra attaccando un muro strapiombante (presente un fix in partenza) ed affrontare lo strapiombo fisico con buone prese (cordone in clessidra), 6a, uscire in fessura, 5c, e raggiungere la sosta su 2 fix con catena, 25 m

L2: salire sopra la sosta affrontando una compatta placca, 6b, raggiungere quindi una sosta molto arrugginita con un caratteristico gancio, attaccare il bombamento con impostazione difficile, 6b, quindi proseguire sullo strapiombo con buone prese, 6a, uscire su placca lavorata, 5c. Consigliamo di sostare appena a sinistra della placca collegando un albero ad un chiodo resinato per evitare di affrontare la successiva placca tecnica con un eccessivo tiraggio delle corde. Sosta su chiodo resinato e albero, 20 m

L3: salire la compatta bellissima placca che a sorpresa offre buoni buchi, 5c poi 6a+, in corrispondenza della vegetazione uscire a sinistra su fessura, 6a, quindi reperire la sosta su 1 fix e 1 anello cementato in comune con la Via del Tetto, 15 m

L4: salire la linea di chiodi universali resinati sopra la sosta con lungo runout in partenza, 6a+, proseguire per splendida placca tecnica, 6a+ poi 6a, (qui si incrocia il traverso di Grillomania), dopo un tratto più appoggiato puntare direttamente sotto il tetto della Via del Tetto, (qui se si vuole è possibile sostare scomodamente su 2 chiodi resinati, 1 chiodo e 1 clessidra), proseguire quindi sulla parte finale della Via Tetto aggirando a sinistra lo strapiombo, 6a+ poi 5c, fino a reperire una sosta su 2 resinati (attenzione ad un grosso blocco che muove in corrispondenza della sosta), 40 m

Discesa: dalla Cima del Monte Cucco reperire tracce nel bosco verso destra, tenendo, d’occhio il margine della parete. Dopo circa 200 metri ci si trova sopra al Canyon, si scende al suo interno grazie ad una corda fissa, lo si percorre verso ovest, poi si scende per roccette con spezzoni di corda, fino a raggiungere una corda fissa: si può scendere lungo di essa oppure fare una breve calata, 20 m. Scendere per sentiero (ancora breve tratto con corda fissa), si raggiunge la base della parete poi per traccia nel bosco si rientra al parcheggio. Ore 0,20. In alternativa scendere verso nord tra la fitta vegetazione  fino alla forcella di uscita del Diedro Canale, da cui ci si cala con 2  calate in doppia attrezzate da 30 metri, ore 0,20.

Dafne sulla placca finale, sopra il tetto della Via del Tetto

Foto-relazione

Il tempo impiegato a scrivere queste relazioni sarà sempre speso a titolo volontario, ma le spese per il mantenimento del sito sono ingenti.

Se utilizzi abitualmente le nostre relazioni ed hai un account PayPal donaci il valore di un caffè o di una pizza: per te è poco ma per noi è fondamentale. 

LINK ESTERNI:

Conosci già le Alpi Biellesi? Visita il nostro sito gemello www.montagnabiellese.com, troverai le relazioni di arrampicata, alpinismo invernale, trekking, ferrate, scialpinismo e cascate di ghiaccio sulle Montagne Biellesi

– Per le relazioni di arrampicata in Alta Valle d’Aosta e Monte Bianco, Bassa Valle d’Aosta, Canavese e Valle dell’Orco visita il nostro sito gemello www.vielunghevalledaosta.com

Comments are closed.

Questo sito utilizza cookies per avere una migliore esperienza di uso. Continuando si accetta che esso ne faccia uso come da normativa qui presente. Continuando a navigare su sito accetterai l’utilizzo di Cookies da parte di vielunghefinale.com. Consulta la nostra Privacy Policy.